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Circolare - 03/07/2020

Ingressi in Italia da Paesi non europei - Ordinanza Ministero Salute 30 Giugno 2020- agg. 16/07

L’Italia sceglie la linea della prudenza e mantiene in vigore l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria per tutti i cittadini provenienti dai Paesi extra Schengen. Come dispone l'ordinanza del 30 giugno 2020 firmata dal ministro della Salute Speranza, la misura si applica nel nostro Paese anche ai cittadini dei 14 Paesi individuati dall’Ue nella “lista verde”  

Il 30 giugno è stata firmata l'ordinanza del Ministero della Salute che chiarisce la posizione in merito agli ingressi in italia dai paesi esteri.

Sul sito del ministero viene riportato ed integrato quanto segue: 

 

Se si arriva da Paesi europei
Dal 3 giugno sono liberamente consentiti gli spostamenti per qualsiasi ragione, anche per turismo, da e per i seguenti Stati:

  • Stati membri dell’Unione Europea (oltre all’Italia, sono Stati membri della UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria)
  • Stati parte dell’accordo di Schengen (gli Stati non UE parte dell’accordo di Schengen sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera)
  • Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord
  • Andorra, Principato di Monaco
  • Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.

Se si arriva da Paesi non europei
L’ingresso in Italia da Stati non facenti parte dell’UE e/o dell’accordo di Shengen continua ad essere consentito solo per:

  • comprovate esigenze lavorative
  • di assoluta urgenza
  • motivi di salute
  • comprovate ragioni di studio (new) 

Per entrare in Italia da questi Paesi è necessario compilare il modulo autodichiarazione. 

E’ consentito l’ingresso nel territorio nazionale (senza dover specificare alcuna motivazione) di cittadini di Stati terzi residenti nei seguenti Stati e territori: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone,  Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda,  Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay. (LISTA VERDE) 
l’ingresso nel territorio nazionale dei cittadini di Stati terzi soggiornanti di lungo periodo ai sensi della direttiva 2003/109/CE del Consiglio, del 25 novembre 2003, nonché di cittadini di Stati terzi che derivano il diritto di residenza da altre disposizioni europee o dalla normativa nazionale e dei rispettivi familiari
Resta comunque l’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per tutte le persone fisiche che facciano ingresso in Italia da Stati o Paesi esteri diversi da quelli facenti parte dell’Unione Europea, Stati parte dell’accordo di Schengen, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano ovvero che vi abbiano soggiornato nei 14 giorni anteriori all'ingresso in Italia.

(Ordinanza del ministro della Salute del 30 giugno 2020)

 

Quando non è permesso l'ingresso in Italia
Ecco i casi in cui non permesso l'ingresso nel nostro Paese:

 

  • provenienza da Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kosovo,  Kuwait, Macedonia del Nord, Moldavia,  Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia ( salvo si abbia residenza anagrafica in Italia in tal caso 14gg isolamento fiduciario) 
  • diagnosi di positività per Covid-19 nei 14 giorni precedenti al viaggio;
  • presenza anche di uno solo dei sintomi rilevanti per COVID-19 negli 8 giorni precedenti il viaggio:
  • febbre ≥ 37,5°C e brividi
  • tosse di recente comparsa
  • difficoltà respiratorie
  • perdita improvvisa dell’olfatto, perdita o alterazione del gusto
  • raffreddore o naso che cola
  • mal di gola
  • diarrea (soprattutto nei bambini)
  • contatto stretto (es. meno di 2 metri per più di 15 minuti) con un caso positivo confermato di COVID-19 nei 14 giorni precedenti il viaggio;
  • non avere le motivazioni comprovate e aver soggiornato, nei 14 giorni anteriori all'ingresso in Italia, in Stati o territori esteri diversi da: 
  1. Stati membri dell'Unione Europea: oltre all’Italia, sono Stati membri della UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria
  2. Stati non UE parte dell'accordo di Schengen: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera
  3. Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord
  4. Andorra, Principato di Monaco
  5. Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano
  6. Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia, Uruguay

 


Ecco le principali raccomandazioni e misure di sanità pubblica per chi entra in Italia. 

Per i vostri dipendenti o clienti che entrano dall'estetro sono a disposizione appositi volatini in diverse lingue a fine informativo

  • Mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro sia in luoghi all’aperto che al chiuso
  • Applicare le misure di prevenzione igienico sanitaria:
  • lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o con soluzioni idroalcoliche
  • evitare il contatto ravvicinato con altre persone incluso abbracci e strette di mano
  • coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce, starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie
  • evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri
  • non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
  • non assumere farmaci antivirali e antibiotici, se non prescritti dal medico
  • Usare protezioni delle vie respiratorie (mascherine)
  • nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi mezzi di trasporto, e in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuamente il mantenimento della distanza di sicurezza.
  • Non sono soggetti all’obbligo delle mascherine:

i bambini al di sotto di 6 anni

le persone con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo delle  mascherine ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti

E' vietato l'assembramento.


In alcune occasioni potrà essere misurata la temperatura corporea (es. in alcuni negozi, hotel, uffici pubblici, ristoranti, ecc.).


Tenere un diario di viaggio con luoghi visitati, compagnie frequentate e relative date.


E’ possibile scaricare sul proprio cellulare la App IMMUNI, che, se correttamente utilizzata, invia una segnalazione nel caso di un possibile contatto con una persona positiva, e offre ulteriori informazioni. Per assistenza App chiamare n. verde 800 912491.


Cosa fare se compaiono sintomi compatibili con COVID-19 mentre si è in Italia
Avvertire immediatamente il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL) tramite il personale delle strutture ricettive, che è tenuto a favorire l’accesso ai servizi sanitari;
chiamando il numero verde di prevenzione regionale della ASL di competenza, i cui numeri possono essere rintracciati sul sito del Ministero della Salute
In caso di sintomi gravi contattare il numero di emergenza nazionale 112.
Evitare di recarsi direttamente al Pronto Soccorso.
Indossare una mascherina chirurgica.
Avvisare la reception della propria condizione di salute in modo che possa attuare le appropriate misure di protezione nei confronti del personale e degli altri ospiti.
Ove possibile, trasferirsi in una stanza singola con bagno dedicato.
Rimanere nella propria stanza con la porta chiusa, garantendo un'adeguata ventilazione naturale.
Rispettare il divieto assoluto di mobilità, seguendo le indicazioni del personale sanitario.
Evitare i contatti con altri turisti e con il personale della struttura ricevente per quanto possibile.
Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone e applicare le altre misure di prevenzione igienico-sanitaria.
Tossire e starnutire direttamente su di un fazzoletto o nella piega del gomito ed eliminare i fazzoletti riponendoli entro due sacchetti resistenti chiusi (uno dentro l’altro).
Essere reperibile ai contatti quotidiani dell’operatore di sanità pubblica che monitora la sorveglianza.
Evitare l’assunzione di farmaci senza prescrizione del medico.


Come usare correttamente i mezzi del trasporto pubblico
Acquistare ove possibile i biglietti in formato elettronico.
Mantenere sempre la distanza di 1 metro per tutta la durata del viaggio.
Sedersi solo nei posti consentiti e indicati da apposita segnaletica.
Indossare sempre la mascherina per proteggere naso e bocca.


Come partecipare in sicurezza ad attività sportive, ricreative e culturali
Indossare sempre la mascherina per proteggere naso e bocca nei luoghi affollati e al chiuso.
L'accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento.
L'accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone.
Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è consentito mantenendo il dovuto distanziamento.
Sono sospese le attività di centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali.
E' consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività, salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti.


Viaggi e spostamenti in Italia
A partire dal 3 giugno sono possibili gli spostamenti all’interno del nostro Paese, senza obbligo di autocertificazione.
Alcune Regioni richiedono adempimenti specifici (comunicazione arrivo, registrazione, misurazione temperatura).

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